EUROPAN 12
Milano, Italia

Tipologia Competition // Location Milano, Italia // Timetable 2013 // Dimensione 56.000 mq // Project Alberto Lessan, Jacopo Bracco, Vittorio Gregnanin, Barbara Gerino
La strategia di intervento propone una suddivisione dell'area in appezzamenti ognuno con una funzione specifica che per comodità abbiamo chiamato Parco. I Parchi così individuati si distinguono in: Agricolo, Culturale, Residenziale, Sportivo e del Verde Pubblico e sono ricavati all'interno di un sistema di viabilità di flussi diretti che non limitano in alcun modo l'attraversamento dell'area in modo trasversale ma anzi vogliono incoraggiarne il movimento da ogni punto in cui ci si trovi. Per fare ciò abbiamo immaginato una disposizione variegata e decentralizzata dei Parchi con la finalità di raggiungere un alto livello di qualità urbana, evitando la cementificazione e il consumo del suolo agricolo e garantendo standards di verde più alti rispetto alla normativa. In questo modo pensiamo che si riduca il rischio che i flussi degli utenti raggiungano solo alcune zone a scapito di altre che rimarrebbero degradate e fuori controllo. Si è cercato di formulare una proposta in grado di rivitalizzare l'area partendo da questi punti e cercando di capire come salvaguardare e valorizzare ogni Parco.
L'obiettivo è quindi quello di prefigurare un'identità futura al paesaggio attuale, uno scenario flessibile, capace di lasciare spazio occupando spazio tramite l'Agri-Cultura. Un distretto Agricolo fatto di realtà produttive, di vendita diretta, salvaguardia e crescita delle sementi inutilizzate per le grandi produzioni e che si stanno perdendo. Questo progetto vuole quindi creare nuovi input per aggregazioni culturali, sociali ed economiche basate sul ritorno all'agricoltura in un'ottica contemporanea, attenta alla qualità e proponendo concetti quali filiera corta o chilometro zero e guardando alla biodiversità come una risorsa. Crediamo che questo progetto sia capace di attivare l'intera area in modo tale da essere vissuta se non ventiquattr'ore su ventiquattro almeno per buona parte della giornata innescando dei flussi virtuosi capaci di creare un nuovo sviluppo per l'intera area e tenere distante non solo il degrado ma anche l'isolamento che certi luoghi producono a contatto di altri.